11 novembre 2010

Alla scoperta di Napoli

Panorama di Napoli dal Vomero.
Se avete letto qualcosa qua e là nei miei post avrete capito che sono nata e cresciuta a Napoli. Dopo essermi laureata alla Federico II in Architettura, i miei sogni di studente modello si sono infranti contro l'invalicabile muro della realtà partenopea, e così quelli che ritenevo solo luoghi comuni sull'impossibilità di trovare un lavoro, si sono trasformati in realtà, nella mia realtà. Dopo un anno di quello che simpaticamente nella mia città chiamano lavoro, ma che io mi divertivo a chiamare piuttosto volontariato (cioè farsi sfruttare gratis dall'architetto di turno perché, si sa, noi giovani abbiamo tanto da imparare) ho deciso di andarmene via da una città che stava distruggendo i miei sogni.
Così, tra gli sguardi stupiti di chi continuava a ripetermi che dovevo ritenermi fortunata perché io almeno un lavoro ce l'avevo (per la definizione di lavoro vedi sopra...), ho preso tutte le mie cose e sono partita.

Andersene è sempre difficile. Qualunque siano le motivazioni, quando si lascia il luogo che si ama e dove ci sono le proprie radici, si soffre tanto. E questo vorrei dirlo soprattutto a chi è convinto che noi ce ne andiamo per un insano piacere di scappare da ciò che amiamo. Vorrei dirlo a chi è nato nelle città che amorevolmente ci accolgono, spingendoli a riflettere che è molto meglio essere costretti ad accogliere come loro, piuttosto che a scappare, come noi.

Vivo a Milano da 6 anni e ogni volta che ritorno a Napoli mi sento una turista.
E da turista Napoli è davvero la città più bella del mondo. Arte, calore, paesaggi, e poi quel panorama che fa trattenere il respiro...
Da lontano i colori della mia città mi sembrano più belli, irresistibili, esplosivi. Da lontano anche i problemi, i disagi, gli eventi che flagellano la mia terra mi sembrano diversi. Riesco a vedere le cose da un'altra prospettiva, più distaccata per certi versi, più intensa per altri.
Così ho deciso pian piano di raccontarvi la mia bella Napoli, un po' per volta, per come la conosco io, una giovane che ci è cresciuta, l'ha amata e l'ha odiata con tutta se stessa, è fuggita lontano e ogni giorno vorrebbe tornarci... Come un tour turistico a 360°, attraverso i segreti, le bellezze, le contraddizioni di una città nascosta che per molti è un universo inesplorato che si nasconde dietro le brutte notizie che da sempre ascoltiamo in televisione. Perché Napoli non è solo sparatorie, delinquenza e spazzatura. Non è un inferno da evitare come la morte, Napoli è arte, calore della gente, amore, ospitalità, buon cibo, archeologia, mare, musica, teatro... E potrei andare avanti a lungo.
Luci e ombre di Napoli secondo me, attraverso gli occhi (pieni di lacrime) di chi ha deciso di andarsene.

3 commenti:

  1. E menomale che sei venuta a Milano altrimenti non ci saremmo mai conosciute! Brava Dani, questo blog è proprio carino e interessante!
    Un bacio, Silvia

    RispondiElimina
  2. Grazie Silvia!
    Ad onor del vero voglio dirti che a Milano tutto sommato mi trovo benissimo... Soprattutto per le persone che ho incontrato!

    RispondiElimina
  3. Condivido in pieno quello che scrivi...anche in questo articolo su Napoli,la situazione più o meno è la stessa...e tanta ammirazione per quello che riesci a fare e per quella meravigliosa creatura che hai partorito.....chissà forse un giorno ci rivedremo...
    baci Irene

    RispondiElimina