Nell'augurare a tutti gli amici che mi leggono un 2011 meraviglioso, voglio riflettere con voi sul solito BOLLETTINO che ogni anno apre tutte le edizioni dei telegiornali rendendo noto il numero di morti e feriti di una notte che da sempre sembra essere una notte di guerra e di follia.
Si spara, come se un'esplosione di violenza fosse un modo originale per festeggiare. Botti legali e non, armi da fuoco, e chi più ne ha più ne metta mandano in fumo la vera essenza di una notte che dovrebbe augurare l'inizio di un anno "nuovo", all'insegna dei buoni propositi e delle speranze di un'intera nazione. E invece da Milano a Napoli, feriti, incidenti, bambini spaventati e segnati non solo nel corpo da profonde cicatrici che li accompagneranno per sempre... E questo perché? Per il gusto di sparare per gioco. Ma sparare rimane una forma di violenza e, come tale, non è mai divertente, almeno non per me.
Un sorriso, un abbraccio di una persona cara, un brindisi e del buon vino o spumante che sia, del cibo gustoso consumato in compagnia, il calore delle persone con cui si condivide questa nottata di festa, le poesie e l'allegria dei bimbi, le danze e i giochi sono cose che riempiono il cuore di un calore più esplosivo di mille botti.
Io a Capodanno non sparo. Spesso lo trascorro a Napoli e a mezzanotte in punto chiudo le finestre in segno di protesta e mi auguro che non ci siano più notti di guerra, né nella mia città né in nessun altro posto al mondo.
grande viaggiatrice interiore... SergiO
RispondiEliminaGrande SergiO! Buon 2011 L U M I N O S O!
RispondiEliminaSono perfettamente d'accordo con te... buon anno!
RispondiEliminaBuon anno anche a te PDM! E speriamo che le persone d'accordo con noi siano sempre di più...
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