1 febbraio 2011

Evviva gli sposi: nessuna festa è perfetta...

Mi sembra doveroso, per darvi un quadro completo della giornata delle nostre nozze, raccontarvi per onestà anche che cosa poteva andare meglio!
Come tutte le feste, anche la nostra ha presentato qualche inconveniente, più o meno prevedibile, che avremmo voluto con piacere evitare, ma che, per fortuna non ha pregiudicato la riuscita della giornata nel suo insieme.
Primo neo la famosa navetta che ha trasportato gli invitati dal parcheggio alla location, per un tragitto di soli 5 minuti, 10 totali tra carico e scarico passeggeri. Sulla carta niente di complicato ma...
Ma purtroppo diluviava e avevamo dimenticato di trovarci a Napoli all'ora di punta. La strada che conduceva alla villa era un doppio senso tutto curve e tornanti in salita con auto parcheggiate in modo improbabile un po' ovunque. Nonostante l'impegno e il self control dell'autista della navetta, non gli è stato possibile rispettare i tempi previsti, a causa di numerose manovre impreviste che ha dovuto svolgere quasi ad ogni viaggio. Morale della favola, i poveri invitati che hanno preso l'ultima navetta, un po' per galanteria un po' per rispettare l'ordine di arrivo al parcheggio, si sono ritrovati in sala praticamente a festa semi iniziata. Il nostro chef, infatti, si è trovato obbligato a dare il via alle danze quando qualcuno ancora mancava all'appello. Sia per intrattenere chi era già arrivato da quasi un'ora, sia per non accumulare troppo ritardo sulla tabella di marcia che prevedeva il taglio della torta intorno alle 16:30!
Altro momento di caos generale è stata la parte finale del ricevimento, dai dolci ai confetti, passando per il taglio della torta. Arrivati un po' in ritardo all'epilogo della festa, non appena sono stati serviti i vassoi con la pasticceria mignon, è iniziata una vera e propria corsa contro il tempo che ha visto in rapida sequenza: dolci, torta nuziale, taglio della torta e qualche foto, brindisi e spumante, confettata finale con distribuzione scatolini (tavolo allestito infelicemente accanto al guardaroba con l'immaginabile delirio che si è generato...), saluti, baci, ringraziamenti, attesa navetta, partenza... Nella baraonda appena descritta ci siamo completamente dimenticati di offrire ai nostri poveri invitati un caffè e un ammazza caffè...
E come ciliegina sulla torta, il nostro piccolo ometto da metà ricevimento in poi, è stato colto da mammite acuta e ha praticamente preteso di stare costantemente in braccio a me piangendo ininterrottamente per quasi due ore. Quindi ultima nota negativa (soprattutto per me) della giornata, è stata il fatto che la sposa si è dedicata poco ai suoi invitati e al buon cibo, completamente assorbita da un bimbo di 10 mesi stravolto e stanco, che di dormire non aveva proprio nessuna voglia! E' vero che i festeggiati non riescono mai a godersi fino in fondo la propria festa, ma quando di mezzo c'è un figlio piccolo la situazione peggiora drasticamente...

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