Continua la mia collaborazione con la blog-zine Camminando Scalzi.
Il mio nuovo articolo parla delle difficoltà incontrate da noi poveri architetti nel complicato, e spesso sconosciuto, processo che è la progettazione edilizia... Strapazzati tra committenza, normative, tempistiche impossibili da rispettare, imprese e imprevisti di cantiere, spesso gli architetti sono costretti, loro malgrado, ad accettare compromessi, a rinunciare alle loro idee, a modificare mille volte il proprio progetto. Tutto questo a scapito della qualità progettuale che, in Italia, è quasi un'utopia.
Architettura sostenibile, città a misura d'uomo, risparmio energetico, tutti concetti che non trovano applicazione nel complicato mondo dell'edilizia italiana, sottomessa, il più delle volte, alla triste legge della speculazione che ha come primo obiettivo arricchire gli imprenditori di turno...
Certo, non tutti gli architetti sono esenti ma colpe, ma, credetemi, molti di noi vorrebbero poter produrre opere di qualità migliore, se non altro per la passione e l'amore che abbiamo per l'architettura e, perché no, per ottenere riconoscimenti e pubblicazioni. Ma per lavorare bisogna tristemente piegarsi alla legge del soldo e al magna magna generale e dilagante nel mondo dell'edilizia.
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