2 febbraio 2011

Evviva gli sposi: e vissero tutti felici e contenti...

Con mio grande rammarico giungo all'ultimo post relativo al mio matrimonio... Doveva pur accadere prima o poi, anche se si tratta di un matrimonio alternativo!
Voglio dedicare queste ultime parole a qualche riflessione del dopo-matrimonio.
Pare che tutti gli invitati siano stati contenti della giornata trascorsa insieme a noi; anche quelli più tradizionali, abituati ai soliti interminabili ricevimenti nei ristoranti, si sono a sorpresa divertiti, apprezzando soprattutto la possibilità di muoversi e passare del tempo con tutti gli altri invitati, non essendo vincolati a stare seduti ad un tavolo.
Gli assaggi preparati dal nostro chef, che avevano come tema la tradizione culinaria campana, non solo sono piaciuti, ma hanno accontentato anche i palati più esigenti e le pance più capienti!
Il vino è volato via a fiumi ed anche lo spumante finale... L'insolita scelta del babà come dolce nuziale è stata la degna chiusura di un buffet molto gradito perché originale pur rimanendo semplice e casareccio!
Il libretto, o manuale di sopravvivenza, come lo abbiamo ironicamente intitolato, è stato un successo, ha fatto sorridere tutti facendo trascorrere qualche momento divertente.
Gli scatolini dei confetti sono stati accolti come una vera e propria bomboniera, per la presentazione curata e personalizzata...
I genitori degli sposi, che io simpaticamente chiamo i finanziatori, sono stati felici del fatto che tutti i loro parenti hanno trascorso una piacevole giornata, e si sono finalmente lasciati alle spalle la paura di fare una figuraccia, non trattandosi di un matrimonio tradizionale e, considerando l'irrisoria spesa affrontata...
E gli sposi sono assolutamente soddisfatti di aver organizzato un evento secondo i propri gusti, le proprie idee, i propri principi etici e morali. Sono soddisfatti di aver rispettato il budget previsto (che non vi rivelerò neanche sotto tortura...), di aver lasciato lavorare dei giovani volenterosi e pieni di risorse, di non aver alimentato l'affare matrimoni in nessun modo e di aver dimostrato che è possibile organizzare qualcosa di diverso che risulti ugualmente bello e piacevole, forse anche meglio riuscito di tanti matrimoni tradizionali.
Gli sposi sono soprattutto felici di aver fatto passare il messaggio (sperando di esserci almeno minimamente riusciti..) che non c'è bisogno di spendere tanti soldi per ricordare un giorno importante della propria vita... Che basta pensare con la propria testa e impegnarsi in prima persona perché un evento diventi un'opportunità per esprimersi, ognuno a modo proprio e con le proprie idee, lasciando da parte standard imposti e scelte fatte perché si dovevano fare...
Insomma... E vissero tutti felici e contenti...

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