7 aprile 2011

Addio Metrò del Mare

Siamo alle solite. Quando si parla di investire sul Sud d'Italia, quando si dichiara che il turismo deve diventare una risorsa reale delle economie delle Regioni meridionali, quando si pianifica una crescita nel tempo grazie ad interventi programmati ed efficaci, probabilmente si tratta della solita barzelletta raccontata da 150 anni agli italiani.
Nel 2000 in Campania è stato istituito un servizio chiamato Metrò del Mare. Una serie di collegamenti via mare a servizio di pendolari e turisti che aveva l'obiettivo di collegare in modo rapido le fantastiche e svariate località della costa campana, smaltendo così anche il sempre congestionato traffico automobilistico che, soprattutto nei mesi estivi, rende difficoltosi gli spostamenti, demoralizzando anche i turisti più volenterosi.
Tutti i porticcioli più o meno grandi delle località previste come tappe degli aliscafi, sono stati, nel corso di questi anni, potenziati e resi adatti all'attracco delle grandi navi per il trasporto dei passeggeri. Il traffico automobilistico è diminuito, il turismo è aumentato, gli stranieri hanno ricominciato a fare capolino nelle località più isolate e quasi dimenticate. Insomma un successo.
E che cosa si fa a 11 anni di distanza dalla creazione di questo formidabile servizio?  Si elimina. Fine della storia.
I numerosi tagli apportati alla Regione Campania, si ripercuotono sui trasporti e sul turismo. Non si tratta di una cattiva gestione dei fondi, spiegano gli assessori regionali ai Trasporti e al Turismo, è reale mancanza di soldi da investire in questo progetto. E dunque dopo una parentesi di civiltà, si ripiomba nella disorganizzazione e nel caos. E località come Velia, Paestum, Oplonti, Cuma, Baia, Ercolano, Pompei, Palinuro, Capri, Acciaroli, ritorneranno nel dimenticatoio dei posti irragiungibili.
Parliamo di risorse eccezionali, posti incantevoli che andrebbero rivalutati e che dovrebbero costituire uno dei punti di forza del turismo in Italia. Risorse che appartengono a quel Sud con mille problemi che, per una volta, stava cercando di risollevarsi in modo straordinario. E invece stop, chiusi i rubinetti e chi se ne frega.

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