Eccomi di nuovo a scrivere su Camminando Scalzi. Questa volta, purtroppo, parliamo di Napoli. Di Napoli e delle ultime vergognose dichiarazioni del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
Pare che abbia promesso di bloccare le demolizioni degli abusi edilizi fino alla fine del 2011. Abusi così gravi da essere rimasti tali dopo numerosi condoni edilizi, abusi fronteggiati da tutte le associazioni che difendono ambiente e cittadini... Abusi che non si meritano proprio nessun premio, anzi...
In una città che di illegalità sta morendo, ecco che chi dovrebbe guidare con l'esempio promette un po' di illegalità impunita!
A Napoli non c'è bisogno di "aiuti" del genere, e soprattutto a Napoli non c'è posto per le promesse di uomini corrotti. Napoli ha bisogno di persone che ri-insegnino a tutti i cittadini che legalità e impegno sono la chiave per una vera rinascita. Le amministrative sono una grande opportunità di cambiamento. Se non altro per dare un chiaro segnale di che cosa conta per i cittadini napoletani. Mi auguro che diventino la scintilla del cambiamento... Incrociamo le dita!
Il libero viandante
DIARIO DI VIAGGIO. PENSIERI E RIFLESSIONI SULLA VITA E ALTRI ACCADIMENTI
13 maggio 2011
Napoli: più illegalità per tutti!
26 aprile 2011
Guerre mute o mondo sordo?
Questa volta parliamo di guerre. Di quelle guerre di cui nessuno sa niente. Di quelle popolazioni che muoiono avvolte nel silenzio di un mondo che non vuole sentire. Un mondo che da quella violenza trae grandi guadagni, che ha interesse che quelle atrocità proseguano indisturbate. Un mondo che preferisce derubare in silenzio quelle aree ricche di materie prime, e gestire i propri affari senza che nessuno sappia. E intanto i media ci bombardano di informazioni relative ai conflitti famosi, quelli di serie A, quelli di cui si deve parlare eccome, quelli dove i Paesi che "esportano democrazia" si immolano per salvare chi soffre ed è dilaniato dalle atrocità di una guerra. Usando violenza e combattendo a sua volta, ma chi sene frega... Oppure sentiamo in continuazione parlare delle famose missioni di pace (un'orda di soldati armati porteranno davvero la pace dove si combatte ogni giorno???)... Ma delle trentuno guerre che dilaniano il Sud del Pianeta chi ne parla?
Bè, ne parlo io nel mio nuovo articolo per la blogzine Camminando Scalzi! Buona lettura!
Bè, ne parlo io nel mio nuovo articolo per la blogzine Camminando Scalzi! Buona lettura!
21 aprile 2011
La giornata della Terra
Venerdì 22 aprile in tutto il mondo si celebrerà la giornata della Terra. Che cosa significa?
Noi viviamo in un pianeta che ci regala la vita ogni giorno. Ci sostiene, ci aiuta e ci offre ciò che ci è necessario per sopravvivere. Come una mamma che si prende cura di noi. E che cosa riceve in cambio? Spesso mancanza di rispetto, distruzione, violenza.
Domani regaliamo al nostro Pianeta, alla nostra Madre Terra delle forme-pensiero amorevoli. Apriamo il nostro cuore e muoviamo una rete di pensieri positivi di gratitudine e amore. Per chi conosce tecniche di meditazione o viaggi sciamanici, e perché no, reiki a distanza, è il giorno giusto per usarle, ponendo l'intento di regalare energia positiva a chi ci accoglie ogni giorno. Ma basterà anche dedicare un minuto di consapevolezza, un attimo di riflessione al nostro Pianeta per collegarsi a tutto ciò che sta accadendo nel mondo contemporaneamente.
E' importante che ognuno di noi si renda conto che è dalle piccole cose che si può innescare il Cambiamento, quello con la C maiuscola... Il personale diventa globale se ogni individuo si rende conto che per prima cosa deve accadere qualcosa dentro di sé. Una semplice riflessione, un pensiero positivo e di amore regala al mondo qualcosa di speciale, soprattutto se quel singolo pensiero diventa il pensiero di tutto il Pianeta!
E che domani sia una splendida giornata per ognuno di voi...
Noi viviamo in un pianeta che ci regala la vita ogni giorno. Ci sostiene, ci aiuta e ci offre ciò che ci è necessario per sopravvivere. Come una mamma che si prende cura di noi. E che cosa riceve in cambio? Spesso mancanza di rispetto, distruzione, violenza.
Domani regaliamo al nostro Pianeta, alla nostra Madre Terra delle forme-pensiero amorevoli. Apriamo il nostro cuore e muoviamo una rete di pensieri positivi di gratitudine e amore. Per chi conosce tecniche di meditazione o viaggi sciamanici, e perché no, reiki a distanza, è il giorno giusto per usarle, ponendo l'intento di regalare energia positiva a chi ci accoglie ogni giorno. Ma basterà anche dedicare un minuto di consapevolezza, un attimo di riflessione al nostro Pianeta per collegarsi a tutto ciò che sta accadendo nel mondo contemporaneamente.
E' importante che ognuno di noi si renda conto che è dalle piccole cose che si può innescare il Cambiamento, quello con la C maiuscola... Il personale diventa globale se ogni individuo si rende conto che per prima cosa deve accadere qualcosa dentro di sé. Una semplice riflessione, un pensiero positivo e di amore regala al mondo qualcosa di speciale, soprattutto se quel singolo pensiero diventa il pensiero di tutto il Pianeta!
E che domani sia una splendida giornata per ognuno di voi...
7 aprile 2011
Addio Metrò del Mare
Siamo alle solite. Quando si parla di investire sul Sud d'Italia, quando si dichiara che il turismo deve diventare una risorsa reale delle economie delle Regioni meridionali, quando si pianifica una crescita nel tempo grazie ad interventi programmati ed efficaci, probabilmente si tratta della solita barzelletta raccontata da 150 anni agli italiani.
Nel 2000 in Campania è stato istituito un servizio chiamato Metrò del Mare. Una serie di collegamenti via mare a servizio di pendolari e turisti che aveva l'obiettivo di collegare in modo rapido le fantastiche e svariate località della costa campana, smaltendo così anche il sempre congestionato traffico automobilistico che, soprattutto nei mesi estivi, rende difficoltosi gli spostamenti, demoralizzando anche i turisti più volenterosi.
Tutti i porticcioli più o meno grandi delle località previste come tappe degli aliscafi, sono stati, nel corso di questi anni, potenziati e resi adatti all'attracco delle grandi navi per il trasporto dei passeggeri. Il traffico automobilistico è diminuito, il turismo è aumentato, gli stranieri hanno ricominciato a fare capolino nelle località più isolate e quasi dimenticate. Insomma un successo.
E che cosa si fa a 11 anni di distanza dalla creazione di questo formidabile servizio? Si elimina. Fine della storia.
I numerosi tagli apportati alla Regione Campania, si ripercuotono sui trasporti e sul turismo. Non si tratta di una cattiva gestione dei fondi, spiegano gli assessori regionali ai Trasporti e al Turismo, è reale mancanza di soldi da investire in questo progetto. E dunque dopo una parentesi di civiltà, si ripiomba nella disorganizzazione e nel caos. E località come Velia, Paestum, Oplonti, Cuma, Baia, Ercolano, Pompei, Palinuro, Capri, Acciaroli, ritorneranno nel dimenticatoio dei posti irragiungibili.
Parliamo di risorse eccezionali, posti incantevoli che andrebbero rivalutati e che dovrebbero costituire uno dei punti di forza del turismo in Italia. Risorse che appartengono a quel Sud con mille problemi che, per una volta, stava cercando di risollevarsi in modo straordinario. E invece stop, chiusi i rubinetti e chi se ne frega.
Nel 2000 in Campania è stato istituito un servizio chiamato Metrò del Mare. Una serie di collegamenti via mare a servizio di pendolari e turisti che aveva l'obiettivo di collegare in modo rapido le fantastiche e svariate località della costa campana, smaltendo così anche il sempre congestionato traffico automobilistico che, soprattutto nei mesi estivi, rende difficoltosi gli spostamenti, demoralizzando anche i turisti più volenterosi.
Tutti i porticcioli più o meno grandi delle località previste come tappe degli aliscafi, sono stati, nel corso di questi anni, potenziati e resi adatti all'attracco delle grandi navi per il trasporto dei passeggeri. Il traffico automobilistico è diminuito, il turismo è aumentato, gli stranieri hanno ricominciato a fare capolino nelle località più isolate e quasi dimenticate. Insomma un successo.
E che cosa si fa a 11 anni di distanza dalla creazione di questo formidabile servizio? Si elimina. Fine della storia.
I numerosi tagli apportati alla Regione Campania, si ripercuotono sui trasporti e sul turismo. Non si tratta di una cattiva gestione dei fondi, spiegano gli assessori regionali ai Trasporti e al Turismo, è reale mancanza di soldi da investire in questo progetto. E dunque dopo una parentesi di civiltà, si ripiomba nella disorganizzazione e nel caos. E località come Velia, Paestum, Oplonti, Cuma, Baia, Ercolano, Pompei, Palinuro, Capri, Acciaroli, ritorneranno nel dimenticatoio dei posti irragiungibili.
Parliamo di risorse eccezionali, posti incantevoli che andrebbero rivalutati e che dovrebbero costituire uno dei punti di forza del turismo in Italia. Risorse che appartengono a quel Sud con mille problemi che, per una volta, stava cercando di risollevarsi in modo straordinario. E invece stop, chiusi i rubinetti e chi se ne frega.
1 aprile 2011
Allattamento naturale: suggerimento n°8
Mi sembra doveroso dedicare un post sull'allattamento all'alimentazione che una neo mamma dovrebbe seguire durante questo splendido periodo della sua vita.
Per prima cosa voglio sfatare tutte le cose che si dicono su alimenti sì e alimenti no: non c'è niente che una donna che allatta deve evitare drasticamente perché fa male al proprio bimbo, e, allo stesso modo non esistono alimenti che "fanno latte", come dicevano le nostre mamme.
La regola è semplicemente seguire il buon senso. No assoluto a droghe, fumo e superalcolici, per il resto un'alimentazione varia, equilibrata e ricca di liquidi è ciò che vi aiuterà ad affrontare un periodo impegnativo ed intenso.
Dunque lasciate perdere chi vi dice che i legumi fanno venire le colichette, che gli asparagi rendono il latte amaro, che la birra fa latte e chi più ne ha più ne metta.
Partiamo dal sapore del latte materno legato agli alimenti "amari" che consumate. E' vero, il latte modifica il proprio sapore in base a ciò che mangiate; ma non è un bene che i bimbi si abituino ai diversi sapori, anche se apparentemente amari? Tanto quando li svezzerete volendo o nolendo impareranno a mangiare un po' di tutto.
Partiamo dal sapore del latte materno legato agli alimenti "amari" che consumate. E' vero, il latte modifica il proprio sapore in base a ciò che mangiate; ma non è un bene che i bimbi si abituino ai diversi sapori, anche se apparentemente amari? Tanto quando li svezzerete volendo o nolendo impareranno a mangiare un po' di tutto.
Per il resto gli accorgimenti sono davvero elementari: bevete tanta acqua, consumate tisane (dicono che quella al finocchio sia perfetta per chi allatta), terminate il pasto con una sana tazza di brodo vegetale. Cercate di non esagerare con dolci, insaccati e cibi fritti e super conditi; prediligete verdure e insalate; mangiate tanta frutta.
E poi prestate attenzione ai vostri bimbi: non esiste un alimento che in assoluto fa male a tutti i bimbi del mondo. Può tuttavia esistere qualcosa a cui i vostri bambini sono intolleranti e che può provocare mal di pancia. Basta osservarli e collegare il loro malessere al pasto consumato nella giornata. Se i doloretti si ripetono ogni volta che mangiate quel determinato alimento allora provate a sospenderlo.
Limitate la caffeina e la teina, riducete anche il consumo di cibi piccanti e speziati, concedetevi un bel bicchiere di vino ogni tanto ma senza esagerare... Fate un po' di attività fisica leggera, basta una lunga passeggiata al giorno o, per chi può, una bella nuotata (magari con il proprio bimbo in una piscina attrezzata).
Insomma conducete una vita sana e tutto andrà per il meglio senza troppe rinunce!
Limitate la caffeina e la teina, riducete anche il consumo di cibi piccanti e speziati, concedetevi un bel bicchiere di vino ogni tanto ma senza esagerare... Fate un po' di attività fisica leggera, basta una lunga passeggiata al giorno o, per chi può, una bella nuotata (magari con il proprio bimbo in una piscina attrezzata).
Insomma conducete una vita sana e tutto andrà per il meglio senza troppe rinunce!
Per concludere voglio consigliarvi di evitare di seguire diete ipocaloriche mentre allattate. Vi assicuro che siete bellissime come lo sono tutte le mamme nel periodo dell'allattamento... Forse un po' stanche ma solari e radiose. Non è il momento di pensare alla linea. Non appena il vostro cucciolo deciderà di abbandonare la sua tanto amata tetta, il vostro corpo ritornerà alla normalità, perderete spontaneamente i chiletti di troppo e, se così non fosse, potrete fare tutte le diete che volete!
29 marzo 2011
Il meglio per mia figlia
Può una mamma incassare somme fino a ventimila euro per le prestazioni sessuali di sua figlia minorenne ai festini di Mr Bunga Bunga ad Arcore?
Purtroppo la risposta è sì. E' accaduto a Casoria, la signora Anna Palumbo, mamma della più nota Noemi Letizia, la ragazza, per intenderci, che ha regalato al nostro presidente del consiglio il simpatico nomignolo di papi e che ha avuto l'onore della sua presenza alla sua festa di diciotto anni. Una costante frequentatrice del Premier e delle sue rinomate feste, ovviamente quando era minorenne.
La signora Palumbo era di certo consapevole del perché di quei generosi regali, eppure li ha accettati. E magari è tuttora convinta di aver agito per il bene di sua figlia.
Mi chiedo come in Italia possa cambiare la mentalità della "mignottocrazia" e come si possa tornare ai vecchi e così attuali valori del merito, della cultura e dell'impegno se una mamma arriva a vendere la sua bambina al miglior offerente, se il fatto che una figlia minorenne si prostituisca (perché la parola escort altro non è che una versione chic della vecchia puttana, scusatemi la volgarità ma rende l'idea), non sconvolga più nessun genitore, ma anzi li renda orgogliosi perché il pappone di turno è un uomo ricco e potente. Un uomo capace di cambiare la vita di intere famiglie, grazie a regali, soldi, "meritatissimi" ruoli pubblici nelle Istituzioni italiane; un uomo che dovrebbe essere d'esempio e dovrebbe incentivare la formazione dei giovani talenti di questa nazione ormai allo sbando, dovrebbe battersi per la meritocrazia, quella vera, dovrebbe limitare la fuga vergognosa dei cervelli dall'Italia, dovrebbe dare a tutti la possibilità di esprimersi e di costruirsi una vita dignitosa. E invece trascorre le sue serate con amici e minorenni e premia tutte le partecipanti, nei modi più svariati, fino al paradosso di farne delle ministre, vantandosene anche.
Su Camminando Scalzi potete leggere il mio nuovo articolo. Parlo di questo, delle giovani escort, delle loro mamme e di mr Bunga Bunga. Buona lettura!
Purtroppo la risposta è sì. E' accaduto a Casoria, la signora Anna Palumbo, mamma della più nota Noemi Letizia, la ragazza, per intenderci, che ha regalato al nostro presidente del consiglio il simpatico nomignolo di papi e che ha avuto l'onore della sua presenza alla sua festa di diciotto anni. Una costante frequentatrice del Premier e delle sue rinomate feste, ovviamente quando era minorenne.
La signora Palumbo era di certo consapevole del perché di quei generosi regali, eppure li ha accettati. E magari è tuttora convinta di aver agito per il bene di sua figlia.
Mi chiedo come in Italia possa cambiare la mentalità della "mignottocrazia" e come si possa tornare ai vecchi e così attuali valori del merito, della cultura e dell'impegno se una mamma arriva a vendere la sua bambina al miglior offerente, se il fatto che una figlia minorenne si prostituisca (perché la parola escort altro non è che una versione chic della vecchia puttana, scusatemi la volgarità ma rende l'idea), non sconvolga più nessun genitore, ma anzi li renda orgogliosi perché il pappone di turno è un uomo ricco e potente. Un uomo capace di cambiare la vita di intere famiglie, grazie a regali, soldi, "meritatissimi" ruoli pubblici nelle Istituzioni italiane; un uomo che dovrebbe essere d'esempio e dovrebbe incentivare la formazione dei giovani talenti di questa nazione ormai allo sbando, dovrebbe battersi per la meritocrazia, quella vera, dovrebbe limitare la fuga vergognosa dei cervelli dall'Italia, dovrebbe dare a tutti la possibilità di esprimersi e di costruirsi una vita dignitosa. E invece trascorre le sue serate con amici e minorenni e premia tutte le partecipanti, nei modi più svariati, fino al paradosso di farne delle ministre, vantandosene anche.
Su Camminando Scalzi potete leggere il mio nuovo articolo. Parlo di questo, delle giovani escort, delle loro mamme e di mr Bunga Bunga. Buona lettura!
19 marzo 2011
La Corte dei Diritti dell'Uomo asservita al Bunga Bunga
Voglio raccontarvi una cosa che mi è capitata esattamente un anno fa.
In uno dei più rinomati ospedali ostetrici e pediatrici di Milano, mentre ero in sala parto e stava per nascere mio figlio, ho individuato, sulla parete accanto a me, un crocifisso. Io sono italiana ma non sono cattolica. D'istinto stavo per chiedere di toglierlo perché quell'immagine disturbava l'intensità di ciò che mi stava accadendo in un momento così speciale per la vita di ogni donna, di qualunque fede religiosa. Avrei voluto davvero discutere, litigare se necessario, far valere i miei diritti di donna libera e di cittadina di uno stato (sulla carta) laico. Invece quel simbolo mi è stato imposto e, data la particolarità della situazione, ho deciso di evitare polemiche. E così è nato mio figlio e in tutte le foto ricordo scattate quel giorno, insieme a me, al mio compagno e a quella piccola creatura indifesa compare qualcosa che non mi appartiene e che, anzi, mi crea disagio.
Vi ho raccontato questa storia perché è notizia di ieri l'assurda sentenza della Corte Europea di Strasburgo che ha sancito che esporre il crocifisso nei luoghi pubblici in Italia, non viola i diritti di nessun uomo, né limita la libertà religiosa dei non cattolici.
E' triste constatare che chi dovrebbe difenderci, indipendentemente dalla nostra fede religiosa, dalla nostra etnia o tendenza sessuale, chi dovrebbe essere super partes, si schiera palesemente con un modo di pensare dilagante in questo momento storico nel nostro Paese, un approccio prepotente che si arroga il diritto di decidere al posto nostro quale sia la nostra identità, quello in cui dovremmo riconoscerci, ciò che dovrebbe essere giusto credere o non credere.
E così a 150 anni dall'unità d'Italia, il Vaticano vince la sue ennesima battaglia, conquistandosi il diritto di esporre liberamente nel nostro Paese un simbolo che altro non è che un'immagine religiosa di chiaro stampo cattolico.
Più volte mi sono sentita dire: ma che fastidio ti da? Sei italiana, no? Fa parte della nostra identità...
Cercherò di spiegarvelo una volta per tutte. Per me il crocifisso è un'immagine di morte. Per me su quelle croci hanno ucciso tanti uomini, colpevoli o innocenti che fossero. Per me quel simbolo sancisce e giustifica la pena di morte, mi ricorda il dolore di persone uccise in modo così atroce. E' come esporre una ghigliottina, una donna che sta per essere lapidata, un patibolo con tanto di cappio o un plotone pronto a sparare. Al di là della fede religiosa e dell'essere cristiani, Gesù è un personaggio che appartiene alla nostra storia e che ha impiegato tutta la sua breve esistenza a diffondere un messaggio d'amore e di pace. Io trovo quantomeno bizzarro che sia ricordato con un simbolo strettamente legato alla morte, sua e di altri uomini, al dolore e alla sofferenza di tutte quelle povere anime che lui così tanto amava.
Quello che io vorrei sapere è se è giusto, secondo la Grande Camera, che chi non si identifica nella chiesa cattolica, sia costretto a vivere queste sensazioni dolorose e questi disagi. Vorrei sapere se non è questa una limitazione dei diritti di chi, in quel crocifisso, non riconosce proprio un bel niente, pur essendo italiana. Vorrei sapere, ancora, se sia giusto, in un paese che si dice civile, imporre a chi appartiene ad altre fedi religiose e a chi non è italiano un simbolo che non appartiene alla nostra identità nazionale ma serve solo a ricordarci in ogni momento che l'Italia non è affatto un Paese laico, ma solo un burattino mosso dai fili del Vaticano.
Forse bisognerebbe, ancora una volta, chiedere al signor Bunga Bunga, come ha fatto ad entrare nelle grazie dei signori di Strasburgo, che, a sorpresa, hanno capovolto una prima sentenza che sembrava dovesse essere oramai definitiva. Una vittoria che probabilmente farà dimenticare al signor Ratzinger le marachelle del suo amichetto Silvio. D'altra parte, poverino, con i minorenni ci vanno i sacerdoti, perché non potrebbe farlo lui? In fondo sono belle bambine, ehm ehm donne, che cosa c'è di male a desiderarle e pagarle per prestazioni sessuali? Se poi ci scappa l'aiuto ad ottenere una meravigliosa e inaspettata vittoria, gli perdoniamo proprio, ma proprio tutto.
In uno dei più rinomati ospedali ostetrici e pediatrici di Milano, mentre ero in sala parto e stava per nascere mio figlio, ho individuato, sulla parete accanto a me, un crocifisso. Io sono italiana ma non sono cattolica. D'istinto stavo per chiedere di toglierlo perché quell'immagine disturbava l'intensità di ciò che mi stava accadendo in un momento così speciale per la vita di ogni donna, di qualunque fede religiosa. Avrei voluto davvero discutere, litigare se necessario, far valere i miei diritti di donna libera e di cittadina di uno stato (sulla carta) laico. Invece quel simbolo mi è stato imposto e, data la particolarità della situazione, ho deciso di evitare polemiche. E così è nato mio figlio e in tutte le foto ricordo scattate quel giorno, insieme a me, al mio compagno e a quella piccola creatura indifesa compare qualcosa che non mi appartiene e che, anzi, mi crea disagio.
Vi ho raccontato questa storia perché è notizia di ieri l'assurda sentenza della Corte Europea di Strasburgo che ha sancito che esporre il crocifisso nei luoghi pubblici in Italia, non viola i diritti di nessun uomo, né limita la libertà religiosa dei non cattolici.
E' triste constatare che chi dovrebbe difenderci, indipendentemente dalla nostra fede religiosa, dalla nostra etnia o tendenza sessuale, chi dovrebbe essere super partes, si schiera palesemente con un modo di pensare dilagante in questo momento storico nel nostro Paese, un approccio prepotente che si arroga il diritto di decidere al posto nostro quale sia la nostra identità, quello in cui dovremmo riconoscerci, ciò che dovrebbe essere giusto credere o non credere.
E così a 150 anni dall'unità d'Italia, il Vaticano vince la sue ennesima battaglia, conquistandosi il diritto di esporre liberamente nel nostro Paese un simbolo che altro non è che un'immagine religiosa di chiaro stampo cattolico.
Più volte mi sono sentita dire: ma che fastidio ti da? Sei italiana, no? Fa parte della nostra identità...
Cercherò di spiegarvelo una volta per tutte. Per me il crocifisso è un'immagine di morte. Per me su quelle croci hanno ucciso tanti uomini, colpevoli o innocenti che fossero. Per me quel simbolo sancisce e giustifica la pena di morte, mi ricorda il dolore di persone uccise in modo così atroce. E' come esporre una ghigliottina, una donna che sta per essere lapidata, un patibolo con tanto di cappio o un plotone pronto a sparare. Al di là della fede religiosa e dell'essere cristiani, Gesù è un personaggio che appartiene alla nostra storia e che ha impiegato tutta la sua breve esistenza a diffondere un messaggio d'amore e di pace. Io trovo quantomeno bizzarro che sia ricordato con un simbolo strettamente legato alla morte, sua e di altri uomini, al dolore e alla sofferenza di tutte quelle povere anime che lui così tanto amava.
Quello che io vorrei sapere è se è giusto, secondo la Grande Camera, che chi non si identifica nella chiesa cattolica, sia costretto a vivere queste sensazioni dolorose e questi disagi. Vorrei sapere se non è questa una limitazione dei diritti di chi, in quel crocifisso, non riconosce proprio un bel niente, pur essendo italiana. Vorrei sapere, ancora, se sia giusto, in un paese che si dice civile, imporre a chi appartiene ad altre fedi religiose e a chi non è italiano un simbolo che non appartiene alla nostra identità nazionale ma serve solo a ricordarci in ogni momento che l'Italia non è affatto un Paese laico, ma solo un burattino mosso dai fili del Vaticano.
Forse bisognerebbe, ancora una volta, chiedere al signor Bunga Bunga, come ha fatto ad entrare nelle grazie dei signori di Strasburgo, che, a sorpresa, hanno capovolto una prima sentenza che sembrava dovesse essere oramai definitiva. Una vittoria che probabilmente farà dimenticare al signor Ratzinger le marachelle del suo amichetto Silvio. D'altra parte, poverino, con i minorenni ci vanno i sacerdoti, perché non potrebbe farlo lui? In fondo sono belle bambine, ehm ehm donne, che cosa c'è di male a desiderarle e pagarle per prestazioni sessuali? Se poi ci scappa l'aiuto ad ottenere una meravigliosa e inaspettata vittoria, gli perdoniamo proprio, ma proprio tutto.
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